Voglio ricordare i nostri ragazzi che sono morti in un Paese lontano dal loro con un brano tratto dalla Lettera di San Giacomo Apostolo, che ieri ho attentamente ascoltato durante la Messa . Ognuno di noi la potrà pensare come vuole, giusto non giusto?!. Come dicono tutti non è il momento delle polemiche, ma soltanto un momento che ognuno di noi potrà utilizzare per pregare (se crede) e di riflettere.
Leggete con attenzione, se volete, forse farà bene a tutti per ripensare ai nostri modi di agire e all’importanza di godere in pieno ogni momento della nostra Vita in Comunione con gli altri senza necessariamente ricercare l’occasione per litigare o giudicare. Non mi sembra giusto piangere o pentirsi solo nei momenti di dolore.
Fratelli miei, dove c’è gelosia e spirito di contesa, c’è disordine e ogni sorta di cattive azioni. Invece la sapienza che viene dall’alto anzitutto è pura, poi pacifica, mite, arrendevole, piena di misericordia e di buoni frutti, imparziale e sincera. Per coloro che fanno opera di pace viene seminato nella pace un frutto di giustizia.
Da dove vengono le guerre e le liti che sono in mezzo a voi? Non vengono forse dalle vostre passioni che fanno guerra nelle vostre membra? Siete pieni di desideri e non riuscite a possedere; uccidete, siete invidiosi e non riuscite a ottenere; combattete e fate guerra! Non avete perché non chiedete; chiedete e non ottenete perché chiedete male, per soddisfare cioè le vostre passioni. Parola di Dio.
foto tratta da corriere.it
Soldati, di Giuseppe Ungaretti (1918)
Si sta come
d’autunno
sugli alberi
le foglie